14 febbraio 2019
Viaggiare a vuoto, forse, smettere
Il fenomeno dei percorsi a vuoto riguarda ogni tipologia di trasporto a va considerato sia sul piano dei costi, per il vettore e, talvolta, per la committente, sia nell’ambito delle nuove sensibilità ambientali. Solo un’adeguata collaborazione tra mittente e vettore è in grado di diminuire questo fenomeno.
Viaggiare a vuoto è conveniente?
A lungo andare, questa prassi di dumping incrociato determina la “colonizzazione” dei vettori operanti nelle aree in cui è più alto il traffico di entrata, da parte delle imprese che godono di condizioni più favorevoli, in termini di costi di esecuzione del servizio di trasporto e che sono in grado di organizzare un viaggio di ritorno c.d. spot, privo di particolari garanzie contrattuali.
Invece, come potremmo incentivare la riallocazione dei percorsi a vuoto
Il contratto di trasporto come punto marketing
Ciò che si permette di consigliare è di non ignorarli, facendo finta che il mezzo vettore, una volta eseguito il trasporto di andata, fosse libero di andare a caricare altrove, quando invece per le sue caratteristiche (ad esempio cisterna ATP) ovvero le esigenze della committente (resi, pallets. rolls) rendessero comunque necessario l’esecuzione di un ritorno carico. Il rischio di un successivo contezioso è infatti sempre presente.
